DOMANDE FREQUENTI

Il termotecnico è un lavoro sconosciuto a molte persone. Eppure è di fondamentale importanza per migliorare i quotidiani confort climatici e per programmare i sistemi idrici che contraddistinguono ogni struttura. 

Frequentemente desideriamo un corretto controllo climatico ed un sempre migliore risparmio energetico, fattori che influiscono notevolmente sulle spese economiche delle strutture lavorative e residenziali.

Siamo sempre aperti alle domande tecniche dei nostri clienti e alle richieste di stime o spese per qualsiasi miglioramento impiantistico.

Se, di seguito, non trovi quello che cerchi, contattaci! I nostri tecnici specializzati sono al tuo servizio per aiutarti a progettare le migliori soluzioni del tuo impianto.

IMPIANTO DI RISCALDAMENTO

Generalmente possiamo individuare 4 tipologie di impianti di riscaldamento:
  • Caldaia (a gas, a gasolio e a legna);
  • Pompa di calore;
  • Solare termico;
  • Elettrico/ Fotovoltaico

I sistemi di riscaldamento che hanno un rendimento energetico migliore sono quelli a radianti e le pompe di calore.

Questi impianti, pur essendo molto dispendiosi a livello economico, rappresentano il migliore investimento per una resa ottimale nel corso degli anni.

la caldaia a condensazione si rivela la scelta migliore in termini di rapporto qualità- prezzo per chi vuole sostituire un generatore a gas già esistente, vuole mantenere gli stessi radiatori presenti in casa e ha uno spazio limitato destinato all’impianto di riscaldamento.

Anche nel settore impiantistico, le tecnologie avanzano sempre più. Ad oggi i sistemi domestici più innovativi sono: 

  • Le pompe di calore
  • Le caldaie a condensazione
  • I sistemi ibridi 
  • Il solare termico 
  • Sistemi di micro-cogenerazione

Il progetto dell’impianto termico è parte integrante del servizio di installazione, modifica o nuova realizzazione ed è obbligatorio per tutti i nuovi impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d’uso, collocati all’interno degli stessi o delle relative pertinenze.

Per quanto riguarda il progetto redatto da professionista iscritto negli albi, l’obbligatorietà è per i seguenti impianti: utenze condominiali con potenza maggiore di 6 kW; unità immobiliari residenziali con superficie maggiore di 400 mq; immobili ad uso produttivo o terziario con superficie maggiore di 200 mq.

IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO

Il termine impianto di condizionamento comprende gli impianti che permettono di modificare la temperatura, regolare l’umidità degli ambienti, la circolazione e la purezza dell’aria.

Il condizionatore consente di controllare la temperatura dell’ambiente, il livello di circolazione e l’umidità nell’aria. Il climatizzatore invece offre la possibilità di regolare i autonomia queste funzioni, dando stabilità nei controlli su temperatura e velocità del ventilatore.

le principali tipologie dell’impianto di condizionamento sono: 

  • impianti ad aria,
  • impianti ad acqua 
  • impianti a fluido refrigerante

Il condizionatore split system è il più apprezzato tra i vari tipi di impianto di condizionamento. Composto da una o più unità interne a seconda dell’esigenza e un motore che viene collocato esterno. 

IMPIANTO IDRICO SANITARIO

L’impianto idrico sanitario comprende le reti di distribuzione di acqua potabile e non potabile per uso domestico, in particolare quello civile per lavarsi o per accumulo. L’impianto sanitario prevede una rete di deflusso, chiamata anche più semplicemente rete di scarico. 

Il progetto è sempre obbligatorio! Sia in caso di nuova installazione, che in caso di manutenzione che di trasformazione di un impianto esistente. L’articolo 5 dl DM 37/08 lo definisce chiaramente 

È corretto precisare che tale progetto per un’impianto idraulico deve essere stilato da un architetto o un qualsiasi altro tecnico iscritto all’Albo professionale di propria competenza, che dovrà rispettare le normative per l’impianto idraulico.

A prescindere dalla specifica tipologia, un sistema di recupero di acqua piovana funziona seguendo lo stesso principio di fondo: l’acqua viene raccolta, filtrata e conservata in apposite cisterne, anche fuori terra. 

IMPIANTO ANTINCENDIO

L’impianto è costituito schematicamente da: rete di adduzione idrica in ferro zincato; bocche d’incendio in cassetta di contenimento  e gruppi di attacco per gli automezzi dei Vigili del Fuoco.

Ospedali, attività commerciali, scuole, locali aperti al pubblico e luoghi di lavoro hanno l’obbligo per legge di essere dotati di dispositivi di sicurezza antincendio. 

La scia antincendio è sottoscritta dal responsabile dell’attività; l’asseverazione allegata attestante la conformità dell’attività ai requisiti di prevenzione incendi e di sicurezza antincendio è sottoscritta da un tecnico abilitato all’esercizio della professione.

  1. Nella categoria A ricadono le attività provviste di regola tecnica e con limitato livello di complessità (consistenza attività, affollamento, quantitativo materiali presente). Rientrano in tale categoria, ad esempio: alberghi tra 25 e 50 posti letto, autorimesse tra 300 m² e 1.000 m², impianti termici tra 116 kW e 350 kW, strutture sanitarie tra 25 e 50 posti letto, ecc.
  2. Nella categoria B sono comprese:
    • Attività della stessa tipologia della categoria A, ma con maggior livello di complessità
    • Attività sprovviste di regola tecnica rientrano in questa categoria, ad esempio: alberghi tra 50 e 100 posti letto, strutture sanitarie tra 50 e 100 posti letto, locali per la vendita tra i 600 e i 1.500 m², aziende e uffici tra 500 e 800 persone, autorimesse tra 1.000 e 3.000 m²
  3. Nella categoria C ricadono le attività con elevato livello di complessità, indipendentemente dalla presenza di una regola tecnica. Rientrano in questa categoria, ad esempio: centrali termoelettriche, teatri e studi televisivi con più di 100 persone presenti, strutture sanitarie e alberghi con oltre 100 posti, aziende e uffici con oltre 800 persone presenti

La SCIA VVF è obbligatoria ogni qualvolta un dificio rientra nell’elenco delle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi del DPR 151/2011. 

Quando l’edificio subisce modifiche strutturali, nelle lavorazioni, o di destinazione dei locali, o quando vengono cambiate le sostanze pericolose che vi sono depositate, è necessario che i Vigili del fuoco verifichino che sia tutto in regola e se così, rilasciano il CPI

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